TEGGIANO
A meno che ricerche più accurate non dimostrino il contrario, pare che le rappresentazioni teatrali, anteriormente al secondo dopoguerra, restino circoscritte, per Teggiano, alle recite di fine anno organizzate fin dagli anni ‘30, dal Pontificio Istituto delle Maestre Pie Filippini per i bambini che frequentavano la scuola.
Una vera e propria filodrammatica, quella del Circolo Cattolico «Mons. Giuseppe Marello», resta il vanto degli Oblati di S. Giuseppe (Padri Giuseppini di Asti), che negli anni tra il 1945 e il 1950 svolsero una intensa attività.
I Padri, che abitavano nel vecchio convento di agostiniani (annesso all’omonima parrocchia di Sant’Agostino), si privarono delle stanze del piano superiore, per ricavarne un salone adattato a teatro, riservandosi dei locali sotterranei per propria abitazione. Finanziarono coi loro risparmi l’attività filodrammatica, di cui fu animatore Padre Giuseppe Salvi, assistito da Padre Antonio Prata e da Fratel Isidoro Intelisano.
Gli attori erano: Luigi Pinto, Cono Federico, Domenico Federico, Domenico De Paola, Antonio De Paola, Salvatore Mazza, Raffaele Federico, Angelo De Nigris, Angelo Federico, Giovanni Capozzoli, Mario Morena, Vito Finto, Antonio Ragone, Mario Morena e altri.
Tra i lavori rappresentati si ricordano: Flaviano, Il figliuol prodigo, II conte di Montecristo, San Tarcisio, Dopo Caporetto.
All’incirca nello stesso periodo operò la filodrammatica «San Cono» presso la parrocchia di Santa Maria Maggiore di Teggiano sotto la direzione di Mons. don Amabile Federico e di Mons. don Michele De Paola; fungeva da suggeritore Cono Gangone. Gli attori erano: Giuseppe De Luca, Carmine Trezza, Vito Garibaldi, Orlando Severino, Benedetto Pisani, Cono D’Elia, Mario Napoli, Francesco Capozzoli. Cono D’Elia, Vincenzo Andriuolo, Cono Morena e altri. Fra i drammi rappresentati vengono ricordati: Marco il pescatore, Ali spezzate, San Pancrazio, San Cono (1).
Dal 1968 al 1976 quasi ogni anno i professori Pasquale Petrizzo e Vincenzo Curcio organizzarono una manifestazione teatrale con gli alunni dell’Istituto Magistrale «Pomponio Leto»; si trattò per lo più di recital con scelta di brani di autori o copioni preparati dagli stessi animatori. Per due anni furono rappresentate opere di autori: Yerma di Garcia Lorca e un atto unico di De Filippo (2).
(1) Le notizie sono state fornite in buona parte dal cav. Cono Gangone, per quanto riguarda la filodrammatica; da padre Alfredo Melis quelle sui giuseppini.
(2) Le notizie sono state fornite dal prof. Pasquale Petrizzo.