Teggiano
Archivio comunale
Secondo le informazioni avute da Arturo Didier, socio del Centro Studi e studioso locale particolarmente attento ai documenti, l’archivio comunale è collocato nella biblioteca comunale: le cartelle risalgono a un ordinamento effettuato negli anni trenta, ma è da riordinare, essendo la sistemazione attuale fatta per materia, con criteri di empiricità. Contiene documenti importanti, come il catasto onciario del 1754, registri delle deliberazioni parlamentari dal 1797 al 1801 e quello delle deliberazioni del decurionato per la prima metà dell’Ottocento; parecchi registri del consiglio comunale di Teggiano per la seconda metà dell’Ottocento.
Archivio parrocchiale di Santa Maria Maggiore
L’archivio parrocchiale di Santa Maria Maggiore, la cattedrale, non segnalato a suo tempo negli Istituti culturali, meriterebbe di essere conosciuto; al momento risulta ben conservato in un apposito mobile nella sacrestia.
Archivio parrocchiale di Sant’Agostino e San Martino
Fu invece segnalato quello di Sant’Agostino e San Martino, che però non va più indietro del 1860, in quanto la parrocchia è di recente costituzione. La precedente scheda riferisce dell’esistenza di registri di battesimo, cresima, matrimonio e morte, che partono dal 1860.
Archivio Diocesano
Viene riportata integralmente la scheda pubblicata a seguito del censimento degli anni Ottanta, con l’intento che presto verrà sostituita con altra più aggiornata.
“È uno degli archivi più consistenti sia perché vi è confluito materiale specifico della Diocesi, sia perché molte parrocchie hanno versato in esso molti documenti di cui erano in possesso. Il tutto si trova raccolto in apposita sede, sufficientemente illuminata e dotata di attrezzature che rendono agevole la consultazione. È stata operata una procedura di scarto nel 1980 ed esiste un inventario anche se, per il momento, esso non è analitico ma sommario.
La data dei documenti più antichi risale al 1580. Nella biblioteca diocesana è conservato un numero rilevante di pergamene, alcune delle quali sono ancora in via di decifrazione.
Il fondo archivistico comprende più settori, per i quali ci si è attenuti alla seguente ripartizione:
· Amministrazione
· Storia: a) Storia del paese; b) storia della diocesi; c) visite pastorali
· Clero
· Matrimoni
· Storia del seminario
· Mensa vescovile
· Religione, con particolare riguardo alle Benedettine.”
Archivio Carrano
(Palazzo Carrano)
Vale la pena ripresentare integralmente la scheda comparsa nel volume pubblicato dal Centro Studi nel 1984, Istituti Culturali del Vallo di Diano, a conclusione del censimento effettuato in quel periodo. Fondamentalmente l’archivio Carrano non ha subito mutamenti, pertanto è da ritenersi attuale. Analogo discorso è per la relazione a firma dell’avv. Luigi Carrano, apparsa nello stesso volume.
Non si tratta di un archivio ordinato con criteri rigorosamente scientifici, ma sono delle carte ben conservate da una famiglia da secoli legata alle vicende di Teggiano, del Vallo di Diano e di altre zone del Meridione.
Sono di tutto rilievo:
- un nucleo di un centinaio di pergamene che vanno dal sec. X al XVII. Due del X sec. in lingua greca sono una preziosa testimonianza della presenza dei monaci basiliani nel Vallo; una del sec. XVI, riguardante un privilegio, reca la firma di Carlo V d’Asburgo. Molte di queste pergamene dei sec. XIII e XIV contengono importanti dati socio-economici su Teggiano e i suoi casali (Sassano, S. Rufo). Un’altra pergamena del sec. XVI contiene un’obbligazione dell’Università di Diano verso il locale monastero delle Benedettine.
Vi sono poi documenti cartacei.
I numerosi documenti del quattro e del cinquecento sono per lo più atti notarili registranti le vicende della proprietà terriera nell’agro di Teggiano.
Esistono due registri di deliberazioni comunali adottate negli ultimi anni del cinquecento ed il primo cinquantennio del 600; questi ultimi sono stati estesi dal notar Domenico Carrano.
La maggior parte dei documenti riguarda i secoli XVIII e XIX, e tra essi compaiono bandi di portolania, atti relativi a luoghi pii laicali, rilievi demaniali.
- Per la conoscenza delle vicende risorgimentali nel Vallo è di rilievo nell’archivio un fitto scambio di note tra gli organi centrali di polizia e il Vicario Diocesano Luca Carrano.
- Esiste una numerosa mole di corrispondenza o tra i membri della stessa famiglia Carrano o tra questi ed altri noti personaggi contemporanei; in questa corrispondenza non vi sono trattati solo fatti privati, ma vi si trovano anche frequenti riferimenti a vicende del tempo.
- Spiccano in questa corrispondenza lettere autografe di Maria Carolina d’Austria indirizzate a Francesco Carrano; altrettanto preziose sono quelle di Guglielmo Sanfelice, Davide Winspeare, Michele Salzano, Carascosa ed altri.
- È conservato nell’archivio Carrano il famoso manoscritto di Paolo Eterni, intitolato Descrizione della Valle di Diana, e Castella ivi posta e loro Signori.
Numerosi sono gli atti riguardanti la vita religiosa di Teggiano; tra essi:
· atti relativi alla Costituzione della Diocesi di Teggiano
· atti riguardanti l’acquisto dell’ex monastero delle Benedettine
· biografia di S. Cono del sac. Nicola Sanseverino, risalente al 1776
· resoconto della seconda traslazione delle ossa del Santo
· infine sono conservati nell’archivio gli statuti e le consuetudini di Diano feudale.
Come si è detto nell’introduzione viene pubblicata nella sezione dedicata all’archivio Carrano una descrizione più dettagliata del fondo privato, redatta dall’avv. Luigi Carrano agli inizi degli anni Ottanta.