Società Sant’Arsenio ItaIo-Americana di Mutuo Soccorso
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Fondata a New York il 6 gennaio 1884 da emigrati santarsenesi. Il rev. Giulio Pandolfo, che ne aveva letto lo Statuto, riferiva che «l’associazione doveva avere la sua uniforme, simile a quella militare con il suo stato maggiore composto da un capitano, un tenente, due sottotenenti, sergenti, caporali, ecc. Lo scopo primario era quello di promuovere tra gli emigrati santarsenesi lo spirito di unione, di aiuto reciproco e di assistenza per gli ammalati, per i disoccupati e per i funerali».
Società Sant’Arsenio ItaIo-Americana di Mutuo Soccorso
Sorse il 19 luglio 1885 a Sant’Arsenio con la stessa denominazione di quella fondata l’anno precedente a New York. Si legge nel 1° articolo dello Statuto: «l’aggiuntivo di ItaIo-Americana vale a significare la relazione di mutuo e reciproco trattamento con l’altra omonima associazione di operai santarsenesi residenti a New York (U.S.A.). Un socio effettivo di questa società o dell’omonima americana, trasferendosi da una sede all’altra, aveva il diritto di essere ammesso a partecipare ai doveri e diritti dell’associazione presso cui si trasferisce a queste condizioni: a) esibire il certificato sui pagamenti dell’associazione che abbandonava; b) far trasmettere dalla segreteria l’importo della somma versata o di eventuali sussidi goduti». Finalità concrete della Società erano: sussidi in caso di malattia o di impotenza al lavoro, miglioramento nell’apprendimento di un mestiere o di un’arte, coscienza e conquista dei diritti civili, partecipazione obbligatoria, pena una multa, ai funerali dei soci. Da una lettera della Curia di Teggiano il rev. Pandolfo ha rilevato, per tale sodalizio, anche il titolo di «Società Cattolica di Sant’Arsenio»: l’arciprete poteva benedire la bandiera e il sacerdote don Antonio Pecora fare il discorso di circostanza. Dopo il 1900 restò la sola denominazione di « Società Operaia » ed ebbe sede nell’antico Municipio all’angolo tra la Piazza e Via Roma. Fu sciolta durante il fascismo.
Fascio Operaio Giovanile «Garofalo Rosso»
Associazione apolitica tra contadini e operai, fondata il 20 giugno 1913. Lo scopo dell’Associazione, riferisce anche il Pandolfo, è quello di «diffondere sempre più il sentimento della fratellanza umana, di sviluppare lo spirito di cooperazione, di solidarietà, di previdenza e di assistenza reciproca. Si prefiggeva come precipua finalità l’educazione e l’istruzione del popolo, perché si avesse una coscienza più precisa dei diritti e dei doveri inerenti alla persona umana». Sul labaro si leggevano le parole: DIO - RE - POPOLO; l’associazione era posta sotto il patronato di Sant’Arsenio (3).
(1) La denominazione risulta anche da una lettera del 4.7.1886 inviata alla «T. Tasso» di Sala Consilina.
(2) Per tutta la scheda relativa a S. Arsenio siamo debitori al rev. Giulio Pandolfo (II Comune di S. Arsenio cit., pagg. 266-69. Il volume riporta anche una fotografia della sede della Società Operaia).
Nella stessa temperie culturale si colloca l’Associazione Combattenti di S. Arsenio, fondata dai reduci santarsenesi subito dopo la prima guerra mondiale con lo scopo di difendere l’ordine pubblico. Fu assorbita nel ‘22 dalla locale sezione fascista.