SAN RUFO
Intorno al 1928-29 fu animatore della più antica filodrammatica ricordata Giuseppe Mangieri, pittore, che aveva un tale ascendente sul gruppo, da potersi permettere di punire i ritardatari; era lui che provvedeva all’allestimento del palco, delle scene e degli effetti scenici e al trucco.
Gli attori erano tutti artigiani e commercianti con una parziale istruzione elementare (a quei tempi non c’era ancora a San Rufo il corso completo delle elementari): Giuseppe De Vita, Giovanni De Vita, Vittorio (Ciccio) Pagano, Pasquale Somma (suggeritore), Giuseppe Donadeo (Bubba, di soprannome), in parte femminile, Vincenzo Stabile, Costante Strappone, Salvatore Santoro, Michele Errico e altri.
Tra le opere interpretate si ricordano: II conte di Montecristo e I due sergenti.
Con particolare successo venne rappresentata Macchia di sangue, a San Rufo, a San Pietro al Tanagro, a Sassano e a Monte S. Giacomo.
L’attività fu ripresa ancora una volta da Giuseppe Mangieri verso la fine degli anni ‘30’, con le qualità che si sono sottolineate per la fase precedente. I componenti erano lo stesso artigiani e commercianti: tra essi Luigi Pacifico, Giuseppe De Vita, Giuseppe Donadeo (Bubba), Vito Costa, Luigi Somma, Amedeo Marmo e altri.
Non ricordano titoli di drammi rappresentati, ma il successo non dovette mancare anche questa volta, perché dei santarsenesi erano andati per fischiare, dicono, ma poi chiesero di replicare lo spettacolo al loro paese; il pittore Mangieri, per ripicca, non volle; andarono invece per due sere a Corleto Monforte.
Negli anni ‘50 la ripresa dell’attività teatrale si ebbe per iniziativa di studenti di scuola media superiore; ma la parte femminile fu ancora una volta rappresentata da attori maschi vestiti da donna.
Si esibirono nella Mirandolina di Goldoni: Mario Coiro, Pasquale Stabile, Sergio Maiarelli, Franco Luongo, Franco Somma, Antonio Stabile, Enrico De Vita.
Il palco, a San Rufo, fu allestito in una soffitta di casa Mattina; si recarono anche a San Pietro al Tanagro presso un istituto di suore, nel solito locale usato dai Sampetresi.
Non mancò il successo di pubblico. Il prof. Mario Coiro conserva una foto nei costumi della rappresentazione.
Intorno al 1976 un’attività piuttosto intensa è stata svolta da un animatore di Cava dei Tirreni, il dott. Matteo Russo.
Vi presero parte studenti di istituto superiore, questa volta, finalmente, anche donne: Domenico Coiro, Alfonso Marzullo, Franco Tierno, Antonio Esposito, Gilda Naso, Piero Coiro, Carmine Somma, Gianni Costa, Gino Marmo, Rosellina Marmo, Gina Luongo e qualche altro.
Rappresentarono alcune commedie di E. De Filippo (Natale in casa Cupiello, Non ti pago) e qualche altra (La mummia) (1).
Gli spettacoli venivano rappresentati in un garage.
(1) Per la prima fase hanno fornito informazioni l’ins. Cesare Marmorosa, Antonio Fiorentino (cl. 1914), Giuseppe Caiafa (cl. 1910) e Ciccio Pagano (cl. 1904); per la seconda Ciccio Pagano, Luigi Pacifico (cl. 1907); per la terza il prof. Mario Coiro; per la quarta quest’ultimo e la moglie Pina Spinelli.