Skip Navigation LinksHome » Personaggi illustri » San Pietro al Tanagro

I personaggi di San Pietro al Tanagro


Francesco FRANCO
, (1915-2007), primo presidente del Centro Studi e Ricerche Vallo di Diano (1981-83), è stato nominato presidente onorario. E' stato preside incaricato del Liceo di Sala Consilina (1966/70), poi preside titolare al Liceo di Eboli. Ha collaborato al Quaderno 1 del Cenro Studi con la presentazione e la ricerca, in appendice, Miserie, piccole glorie e affanni in una Sotto-Intendenza di Principato Citra - 1806-1820. Ha pubblicato La Rivoluzione Garibaldina del 1860. (Quaderrni, 1), Salerno 1960; Aspetti della narrativa contemporanea, Salerno 1965; Mastronardi tra maestri e calzolai, 1963; Riforma dei Licei (Piscologia, mezzi audiovisivi), Salerno 1966. Si auspica la pubblicazione organica di altri suoi scritti, editi e inediti.

Francesco SPINELLI (San Pietro al Tanagro, 1895-1923). Sergente del Regio Esercito Italiano, nel 1915 fu chiamato alle armi nella prima Guerra Mondiale, conseguendo il Grado di Sergente del 60° Reggimento di Fanteria. Si distinse in molti combattimenti per disciplina e valore. Fu due volte ferito e più volte premiato. Agl’inizi del ventennio fascista fu capo squadra del Fascio locale; Nel 1923, seppe dimostrare, ancora una volta, il suo coraggio, difendendo il proprio paese, da un lupo sceso dalle montagne circostanti, il quale, dopo avere sbranato delle pecore che ritornavano dal pascolo, si scagliava contro alcuni pastori della zona, continuando la sua marcia verso il centro abitato di San Pietro. Sprezzante del pericolo, si armò di fucile e corse incontro al rabbioso animale, che, assetato di sangue, lo aggredì, rimanendo ferito alla fronte; sebbene incitato a ritirarsi e a farsi medicare, insistette a continuare la caccia alla bestia micidiale, finché non la seppe finita. Ammalatosi a seguito della lesione, che gli procurò un morbo inguaribile, a distanza di trentasei giorni, morì nel compianto unanime dei cittadini. (ARCHIVIO COMUNALE di San Pietro al Tanagro, Elogio funebre A Francesco Spinelli di Angelo. Ricordo e Preghiera. Aprile 1923, Sala Consilina, Tip. di F. Auleta).

Giuseppe PROCACCIO (S. Pietro al Tanagro, 1874-1948). Sacerdote, cofondatore della cappella del Ss. Crocifisso e della relativa festività. Dopo aver frequentato gli studi obbligatori, nel 1892 servì la Patria come soldato volontario per un anno nel 24° Reggimento di Fanteria del Regio Esercito Italiano di stanza a Campagna (SA). Rientrato al paese natio col grado di Sergente, continuò gli studi teologici presso il Seminario Vescovile di Teggiano e nel 1898 venne ordinato sacerdote da Mons. Vincenzo Addessi. Nel 1899, insieme al parroco don Andrea Tierno, fondò la cappella del Ss. Crocifisso, istituendovi la tradizionale festività annuale nella terza domenica di settembre, celebrazione molto sentita, che vede la partecipazione di fedeli provenienti da buona parte del Vallo di Diano ed in particolare dai paesi confinanti (Sant’Arsenio, San Rufo, Polla, Atena Lucana e Teggiano). Don Giuseppe era sempre partecipe alla vita pubblica e religiosa del paese. Dal 1905 (anno di istituzione), fu presidente e promotore della Associazione di Mutua Assicurazione tra i possessori di animali vaccini dello stesso Comune. Nel periodo della “Grande Guerra”del 1915-18, il sacerdote, venne richiamato alle Armi con il grado di Sergente e collocato in servizio presso l’Ospedale Militare di Riserva di Quisisana (X Sanità), in Castellammare di Stabia (NA), con l’incarico di aiuto magazziniere. Nel servizio sacerdotale si distinse fino la morte per la sua umiltà. Il 16 settembre 2001, in occasione della festività del SS. Crocifisso, il busto che lo raffigura ad opera del ceramista e scultore Francesco Scialpi da Sala Consilina, fu posta all’esterno del cappella eponima. (Necrologio in LA VITA DIOCESANA, Teggiano, An. XXXI, n. 6, nov.-dic. 1948, Nicola Spinelli, Devozione di un popolo. San Pietro al Tanagro e il SS. Crocifisso. In occasione del I centenario della “Guglia” del Ss. Crocifisso 1912-2012, Edizioni Pro Loco di San Pietro al Tanagro, Salerno 2012.).

Giuseppe SPINELLI (San Pietro al Tanagro, 1906-1977). Canonico della cattedrale di Teggiano e insegnante. Ordinato sacerdote nel 1930 dal vescovo di Teggiano Oronzo Caldarola e conseguta la laurea in teologia presso la Pontificia Facoltà Teologica di Posillipo, svolse il suo primo apostolato nel Seminario Diocesano di Teggiano come superiore ed insegnante. Morì dopo dolorosa malattia. Lasciò largo rimpianto e una testimonianza di uomo di Dio e di valente insegnante. (Bollettino Ufficiale delle Diocesi di Teggiano e Policastro, S.P. An. XXIII, N. 4 Agosto-ottobre 1977).

Antonio TIERNO (San Pietro al Tanagro, 1879-1967). Sacerdote e scrittore. Ordinato sacerdote nel 1908 dal vescovo di Teggiano Camillo Tiberio, due anni dopo divenne parroco di San Pietro al Tanagro, carica che tenne fino al 1963, quando, per motivi di salute, rassegnò le dimissioni da arciprete. Nello stesso anno venne nominato canonico onorario della Cattedrale (23 aprile 1963) dal vescovo Aldo Forzoni. Nel corso della sua feconda attività pastorale ha editato diversi titoli tra cui omelie e preghiere ad uso del clero e del popolo: Raccolta di Preghiere per le funzioni che si fanno nelle Chiesa di S. Pietro Apostolo in S. Pietro al Tanagro, Nozze e Funerali contenente nove omelie per la celebrazione del matrimonio ed elogi funebri da lui tenuti alla morte di alcune personalità locali tra cui il suo predecessore don Andrea Tierno, di Don Giovanni Mangieri e dei caduti della 1a Grande Guerra Mondiale, Parole sui Vangeli delle Domeniche, Un pò d’aiuto a ben morire, Tesoretto di Indulgenge”.(DON G. SPINELLI. Testamento Spirituale ed orazione funebre del defunto Don Antonio Tierno 1967, Grafica Cantarella, Sala Consilina, 1967 eTestamento spirituale (ricordino funebre).

Andrea TIERNO (San Pietro al Tanagro, 1833 – 1910). Sacerdote, cofondatore della Cappella del Ss. Crocifisso. è stato parroco del suo stesso paese dal 1893 al 1910, promuovendo numerosi eventi e nuove realizzazioni in ambito parrocchiale. Nel 1899, in collaborazione con don Giuseppe Procaccio, fu artefice della fondazione della cappella del Ss. Crocifisso sul colle “Ausiliatrice”, che domina l’abitato di San Pietro al Tanagro istituendovi anche la tradizionale festività annuale ad essa legata. (N. SPINELLI, Devozione di un popolo. San Pietro al Tanagro e il SS. Crocifisso. In occasione del I centenario della “Guglia” del Ss. Crocifisso 1912-2012. Edizioni Pro Loco di San Pietro al Tanagro, Salerno 2012).

Alessio MALIANDI (1825-1879). Medico chirurgo, agronomo e scrittore. Dal 1862 al 1878 divenne corrispondente giornalistico da San Pietro al Tanagro, per il “IL PICENTINO Giornale d’agricoltura pratica - Arti ed industrie agrarie che si pubblica dalla Real Società Economica del Principato Citeriore”, Salerno, stabilimento tipografico di Raffaello Migliaccio. Sul giornale in questione si possono leggere studi di agraria e varie notizie di cronaca e di medicina veterinaria del tempo. Tra i titoli pubblicati dal Maliandi, si segnalano i seguenti articoli: Sul vaiuolo degli ovini sviluppatosi nei Comuni di San Pietro, e Sant’Arsenio nel 1861 (1862), Rimedii specifici contro la rabbia e Apicoltura - Fenomeno strano in apicoltura (1863), Notizie Statistico-Agrarie del Mandamento di Polla (1867), con un prospetto sullo stato della popolazione e delle epidemie che si sono sviluppate negli anni 1857/66 nel Circondario di Polla (comprendente i Comuni di Sant’Arsenio, San Pietro al Tanagro e San Rufo). Dopo due anni di interruzione per motivi personali, il Maliandi, pubblica in due parti la relazione dal titolo Osservazioni e proposte - Sull’agricoltura del Circondario di Sala (1870), Cronaca agricola del Mandamento di Polla (1871 e 1872), Sulla necessità di ben conservare il granone (1874), Sulla marciaia o bisciola delle pecore (1876). Nel 1877 nel Circondario di Sala si verificò una grave malattia epizootica dei polli. In seguito all’epidemia, il Maliandi pubblica Dell’epizozia delle galline nel Mandamento di Polla. Il 25 agosto di quell’anno, per chiarire le cause epidemiche, venne indirizzata al dr. Maliandi una precisa relazione della malattia da parte di un collega, il dr. Domenico Pucciarelli, che venne pubblicata sul mensile suddetto. In seguito, probabilmente l’ultimo anno che inviò le sue corrispondenze al giornale, fece pubblicare una relazione inerente il rinsecchimento di alcune vigne del territorio di San Pietro al Tanagro verificatosi nel giugno del 1878. Inoltre, inviò le annuali Notizie statistico-agrarie del Mandamento di Polla raccolte nel decennio 1867/76. (N. SPINELLI. Il Dottor Alessio Maliandi e i suoi scritti in “Il Saggio”, mensile di informazione e cultura, a. VIII, n.90, settembre 2003, p. 33).

Giuseppe SPINELLI (1897-1917) Sottotenente del Regio Esercito Italiano. La famiglia si adoperò affinché studiasse a Napoli presso il collegio della Conocchia “Pontano” e poi nel collegio militare dell’Annunziatella. Nel 1915, in seguito allo scoppio della prima Guerra Mondiale, abbandonò gli studi universitari e, superato il concorso, si recò presso l’Accademia Militare di Torino, uscendone nel dicembre del 1916 con il grado di Sottotenente di Artiglieria da montagna. All’indomani veniva assegnato in forza al comando militare di Vicenza fino al febbraio del 1917. In seguito raggiunse il Deposito di Conegliano Veneto, dove meritò la promozione di Aiutante Maggiore e ai primi di maggio dello stesso anno raggiunse l’ 85.a Batteria da Montagna, schierata al fronte, prendendo parte a molte battaglie. Dopo una breve parentesi nel Trentino, ritornò sul fronte Giulia, dove il 28 agosto 1917 cadde eroicamente nell’azione contro gli austriaci presso il Monte S. Gabriele. Sul “Giornale d’Italia” (venerdì 14 settembre 1917, n. 253), venne data notizia della morte del giovane militare a firma di Achille Benedetti: “L’artiglieria da montagna fa miracoli contro il fortino. Spara con rabbia per smantellarlo, per imboccare le sue mortali occhiaie ove sono appiattate le mitragliatrici. Con gli ufficiali della linea del fuoco c’è il tenente di collegamento di quelle accanite bocche da fuoco, tale Spinelli, un ardimentoso napoletano. Egli ha fin qui diretto l’artiglieria da montagna sui bersagli del Fortino. Si sta per accingere con la Fanteria all’assalto per segnalare le resistenze che debbono essere battute. Una scheggia di proiettile nemico lo uccide mentre sta per marciare”. Nel 1924 la salma fu trasportata a San Pietro al Tanagro, dove Il rito funebre presieduto dal vescovo di Teggiano Oronzo Caldarola ebbe la partecipazione di tutta la popolazione locale. (Depliant ricordo distribuito in occasione dei funerali in LA VITA DIOCESANA, Teggiano, An. VII, 1924).
                                                                                                                        Nicola Spinelli