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Atena Lucana

Archivio Comunale

Stando a un sopralluogo effettuato dal preside Mario Cancro, nostro socio, la documentazione dell’archivio storico comunale giace dentro scatoloni in uno stato di totale abbandono nella soffitta del Municipio. Egli si è subito attivato e si è detto anche disponibile a una piena collaborazione per sistemare registri e carte, una volta effettuata la necessaria disinfestazione, con l’aiuto di volontari e un minimo di persone pagate per il riordino sistematico e l’inventariazione.
Di un importante fondo documentario appartenente ad Atena aveva dato notizia il prof. Ruggero Moscati, della Giunta Nazionale degli archivi, all’inizio degli anni settanta; sarebbe stato poi versato all’Archivio di Stato. All’Archivio di Stato di Salerno hanno confermato l’esistenza di due corposi registri di delibere dal Seicento ai primi dell’Ottocento (all’incirca mille pagine).
All’epoca del censimento effettuato dal Centro Studi nella prima metà degli anni Ottanta fu segnalata la seguente documentazione rilevante:
a)      Bollettario feudale inerente alle leggi eversive della feudalità.
b)      Carteggio relativo alla locale Congrega, che data dal 1719.

Archivio parrocchiale di Santa Maria Maggiore

Si presentava ordinato già alla data del censimento, ma parte di esso è confluito in quello di San Michele Arcangelo ad Atena Scalo. Un registro cinque-seicentesco che avevo consultato in classe come esperienza di laboratorio di storia, portatovi da un alunno ai tempi del parroco don Vincenzo Pandolfo, è risultato introvabile a un sopralluogo successivo. Dopo la peste del 1656, che aveva spazzato l’intera classe sacerdotale, era stato necessario ricostruire ex post gli atti di morte, com’era precisato in una nota. Vano è stato ogni tentativo di recupero, che è comunque sperabile, se il materiale non si è perduto per le vie a volte remote del mercato antiquario.
Non è dato sapere se quest’ultimo archivio, nel quale è confluita anche tutta la documentazione di quello di San Nicola, giace ancora in un sottoscala, come ai tempi del censimento.
Tra la documentazione rilevante furono segnalati, al momento del censimento:
l        Registro dei morti che va dal 1584 al 1738. (Gli altri registri dei morti continuano, con qualche lacuna, fino ai nostri giorni)
l        Registri sporadici di battezzati a partire dal 1753
l        Intermittenti registri di matrimonio dal 1761
l        Stati d’anima del 1725 e del 1739
l        Un libro clerale del 1851.  

 

Archivio parrocchiale di San Michele Arcangelo
(Atena Scalo)

All’epoca del censimento del Centro Studi le carte erano conservate in un sottoscala, con grave pericolo per la loro salvezza e grande difficoltà per la consultazione. Era tuttavia l’archivio parrocchiale con la maggiore consistenza documentale, avendo incorporato tutta la documentazione di quella di San Nicola, il cui carteggio risale al 1594. Si segnalavano i seguenti materiali:
l        Due libri molto rovinati; soltanto un restauro potrebbe permetterne la lettura
l        Registri dei morti: 1741-1401; 1801-1823; 1824-1841; 1844-1854; 1855-1884; 1885-1900; 1901-1968 e recenti
l        Registri dei battezzati: 1584-1708; 1709-1773; 1773-1801; 1801-1823; 1824-1842; 1844-1854; 1855-1878; 1879-1900;  1901-1953; dal 1953 ad oggi
l        Registri dei matrimoni: 1854-1773; 1773-1839; 1844-1855; 1855-1900; 1901-1959; dal 1960 ad oggi
l        Stati d’anime: 1751-1781; 1782-1802; 1831-1834. Nell’ultimo registro: lista delle zitelle dell’anno 1835
l        Numerosi libri clericali, che, senza interruzione, vanno dal 1725 al 1926; l’ultimo contiene l’elencazione delle messe celebrate da Don Antonio Murano
l        Verbali e conclusioni del contenzioso abbracciante l’arco temporale dal 1720 al 1832 e poi dal 1847 al 1887
l        Un libro maggiore che annota i Capitoli della Parrocchia di San Michele Arcangelo a partire dal 1725 (in esso si trova una copia delle relazioni sulla visita del primo vescovo della diocesi di Teggiano, Valentino Pignone, nel 1851)
l        Carteggio vario con fondo più consistente per quanto riguarda la seconda metà del 600; in esso è possibile leggere un provvedimento di scomunica preso nel 1707 contro un certo Garofalo
l        Libri dei conti, numerosi ma non continui, a partire dal 1690 fino al 1862 (per gli anni iniziali, solo fogli sparsi)
l        Due inventari, uno dal 1656 al 1606 della parrocchia di San Michele Arcangelo, l’altro del 1602 della parrocchia di San Nicola
l        Registri con l’indicazione dei censi della parrocchia
l        Libro dei congregati della cappella del SS. Nome di Gesù, fondata nel 1726
Registro contenente dati fino al 1918 sulla Congrega Fratelli e Sorelle SS. Maria della Colomba, fondata nel 1896.